Dei mirabolanti anni adolescenziali, portiamo con noi ricordi che ci perseguitano.
Un’immagine, un suono, una situazione ben salda nella nostra memoria: riguarda gli studi al liceo. Ed i compiti in classe, momento topico in cui la tensione saliva alle stelle.
Di questi istanti abbiamo un fotogramma che non possiamo dimenticare: l’insegnante che ci guarda, col dito puntato, e dice “GUAI A CHI COPIA !”.
Copiare era vietato. Chi copiava non era bravo. Chi copia non ha studiato.
Era questa la legge.